L'oro di Nicolò Martinenghi con un tempo mai nuotato in Italia nei 100 rana; gli argenti del fenomeno Gregorio Paltrinieri nei 1500, di un solido Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero e di un'orgogliosa Margherita Panziera nei 200 dorso; i bronzi di un'intramontabile Ilaria Bianchi nei 200 farfalla e di una staffetta mista femminile da record. L'Italnuoto aggancia la Russia in testa alla classifica per nazioni e si conferma al secondo posto nel medagliere (3-9-3), che sale a quota 15, ai 21esimi campionati europei di nuoto in vasca corta, in svolgimento all' Aquatics Palace di Kazan fino al 7 novembre.
L'ORO DELLA CONSACRAZIONE. Domina i 100 rana con autorità e potenza, in totale controllo degli avversari e della gara. Nicolò Martinenghi si prende l'oro battendo il bielorusso primatista mondiale (55"34) Ilya Shymanovich in 55"63 contro 55"77. Il 21enne di Varese, già bronzo olimpico e oro con il primato del mondo della 4x50 mista, sapeva che per il bottino pieno avrebbe dovuto migliorare il record italiano del capitano Fabio Scozzoli e ci riesce, abbassando il personale che aveva portato già in batteria sul 56"39 e scendendo sotto al limite di 56"15 che aveva consentito al leone azzurro di conquistare l'argento a Copenhagen nel 2017. Il 33enne di Lugo - tesserato per Esercito ed Imolanuoto ed allenato da Cesare Casella - termina la finale al quinto posto in 56"34, lontano dal podio chiuso dall'olandese campione uscente Arno Kamminga in 55"79, ma a soli 19 centesimi dal personale dopo un anno e mezzo condizionato da un infortunio al gomito. Un risultato di grande rilievo per l'azzurro cinque volte sul podio della distanza e campione nel 2010 e nel 2012. Martinenghi intanto si gode la gara perfetta, con frazioni da 26"03 e 29"60, nuotata col piglio del campione e celebrata da simpatico guascone, mimando la sorpresa, nonché soddisfazione, puntando l'indice verso la tribuna azzurra e cantando l'inno di Mameli sul podio. Per Martinenghi, bronzo olimpico nei 100 e con la 4x100 mista, tesserato per il CC Aniene ed allenato da Marco Pedoja, è la prima medaglia d'oro individuale della carriera. "Questa è stata una delle gare più belle della mia vita. Credo di non aver sbagliato nulla: non ho commesso sbavature e in genere qualche pecca c'è sempre. Non avrei mai pensato di vincere e addirittura con il record italiano. Non so veramente cosa dire. In queste ultime settimane non sono stato neanche tanto bene, perché ho avuto dei problemi alle ginocchia. Per fortuna con le terapie e le cure giuste sono tornato subito competitivo - racconta Tete - Le medaglie olimpiche mi hanno liberato di qualche peso che avevo e reso più sicuro di me stesso. Sono entrato in una nuova dimensione ed è meraviglioso esserci. Ieri è arrivato anche il record del mondo con la staffetta. Stanotte ho preso sonno a fatica per l'emozione; poi quando mi sono alzato avevo una grande voglia di scendere in acqua. Sono felicissimo". Realistico il capitano azzurro Scozzoli, al rientro ufficiale alle gare dopo un anno e mezzo: "Sono già soddisfatto di essere entrato in finale. Ieri avevo detto che sarebbe stato difficile fare di più: è normale che sia così dopo lo stop. Complimenti a Nicolò per il record italiano: un grandissimo tempo".
IL FENOMENO C'E' SEMPRE. Quinto podio sulla distanza di Gregorio Paltrinieri, che conquista l'argento nei 1500 in 14'13"07 (7'33"54 agli 800). Il 27enne di Carpi, campione di tutto, è battuto da uno dei suoi "allievi". A Copenhagen nel 2017 ci era riuscito l'ucraino Mychajlo Romanchuk (argento olimpico, campione d'Europa e vice campione del mondo dei 1500), questa volta ci riesce il tedesco Florian Wellbrock (campione olimpico della 10 km e bronzo nei 1500, campione del mondo dei 1500 e già d'Europa nel 2018), che s'impone in 14'09"88 (7'33"04 agli 800), comunque lontano dal record del mondo stabilito dall'azzurro per l'oro a Netanya nel 2015 in 14'08"06. Il fondista di Fiamme Oro e Coopernuoto riesce a contenere un paio di strappi dell'avversario, da cui perde il contatto intorno ai 1200 metri. Il duello monopolizza la gara con l'altro tedesco, Sven Schwarz che si piazza terzo con un ritardo dall'azzurro di oltre 13 secondi. “Nuotare 14’13’’ il 4 novembre è veramente notevole per me, considerando che mi sono allenato fino a ieri e che vengo da una stagione nella quale non mi sono mai veramente fermato. Il fatto che il mio tempo non serva per l’oro rende l’idea di quale sia il livello nei 1500 soprattutto in Europa: i miei avversari sono tutti del vecchio continente. Adesso vediamo chi ci sarà ai mondiali di Doha, ma sono convinto che prima o poi il mio record del mondo cadrà: è nella logica delle cose. Da questa gara non ho proprio nulla da rimproverarmi, anzi sono molto soddisfatto - ammette il vincitore di tutto - Adesso ho gli 800 e vediamo cosa viene. Io mi sento bene e so che non posso essere al top in questo periodo”. Neanche Domenico Acerenza riesce a sfruttare la scia del centrovasca malgrado la corsia 3 conquistata col personale di 14'32"56. Il 26enne lucano - compagno di allenamenti di Paltrinieri nel gruppo gestito dal tecnico federale Fabrizio Antonelli - è solo settimo in 14'38"85. “Sto raschiando il barile. Non ho molte energie per andare più forte di così. Ieri le sensazioni erano leggermente migliori” spiega il mezzofondista di Fiamme Oro e CC Napoli.
PRIMA FINALE, PRIMA MEDAGLIA. Margherita Panzierà si prende l'argento nei 200 dorso che ha vinto a Glasgow nel 2019 dopo essere stata terza a Copenhagen nel 2017. La 26enne di Montebelluna chiude in 2'02"05, non troppo lontana dal suo record italiano di 2'01"45 che avrebbe dovuto migliorare per battere l'olandese Kira Toussaint, che s'impone in 2'01"26 con lo strappo decisivo portato nella terza parte di gara. Fino a quel momento la nuotatrice tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene - seguita da Gianluca Belfiore e bicampionessa continentale in vasca lunga - era stata brava a tenere la scia dell'avversaria (1'00"04 contro 1'00"16; poi 30"23 contro 31"21). "Io sono molto contenta della gara perché ho nuotato a sei decimi dal record e significa che sto lavorando benissimo. Dopo due mesi di lavoro è un gran tempo ed è la prima tappa di una lunghissima stagione e bisogna capire quali sono le priorità e su cosa puntare. Proverò a migliorarmi ai mondiali a dicembre. Poi avrò davanti una stagione lunghissima che passerà dai mondiali di Fukuoka, fino agli europei di Roma: tempo per trovare la giusta forma ci sarà" conclude la veneta dottoressa in Economia Aziendale e prossima a prendersi la laurea magistrale.
SECONDA FINALE, SECONDO ARGENTO. Lo conquista Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero portando il primato personale sul 20"84 ed infilandosi in un arrivo per il podio raccolto in due decimi che lo vedeva in leggero ritardo. Invece il 27enne fiorentino - tesserato per Carabinieri e RN Florentia - punta il muro con decisione e anticipa il grande specialista russo Valdimir Morozov, re per tre volte, capace di nuotare 20"31 a Copenhagen nel 2017 e questa volta di bronzo in ex aequo col polacco Pawel Juraszek in 20"95. Vince in 20"72 l'ungherese Szebasztian Szabo, già d'oro nei 100 farfalla quando anticipò Michele Lamberti. L'allievo di Paolo Palchetti - settimo alle Olimpiadi di Tokyo dove è stato d'argento con la 4x100 stile libero - nuota ancora sotto i 21" consolidando la sua nuova dimensione internazionale, conquistando la prima medaglia internazionale individuale della carriera, nonché la terza a Kazan dopo l'oro col record del mondo nella 4x50 mista chiusa con una frazione a stile libero da 20"21 più veloce di tutti, così come era avvenuto per l'argento con la 4x50 stile libero in 20"24. “Il record del mondo mi ha messo una carica in corpo incredibile. Mi sono svegliato questa mattina con la voglia di gareggiare e di spaccare il mondo - spiega ZazzArt - È un argento bellissimo perché rappresenta la mia prima medaglia individuale della carriera e spero sia il prologo alle prossime. Come ho ripetuto più volte, le Olimpiadi mi hanno catapultato in un’altra dimensione: sono convinto dei miei mezzi e in acqua mi sento molto sciolto”
Ottavo Marco Orsi, sul podio con entrambe le staffette (20"66 nello stile libero; 22"17 in versione delfinista nella mista) ma non in grado di cambiare passo dopo il 21"23 di batterie e semifinali. Il 30enne di Budrio - tesserato per Fiamme Oro, trentuno volte sul podio tra mondiali ed europei - si ferma sul 21"32 per una finale che comunque arricchisce la sua carriera durante la quale ha conquistato l'argento mondiale col record di 20"69 a Doha nel 2014 e per quattro volte consecutive sul podio europeo (argento nel 2010, 2013 e 2015 e bronzo nel 2011). “Felicissimo della finale, di tutto quello che è accaduto ieri. Un record del mondo ti cambia la vita completamente. Adesso aspetto i 100 misti che in questo momento sono la mia distanza. Punto ad essere al top ai mondiali” conclude lo sprinter emiliano.
TERZA FINALE E TERZA MEDAGLIA. Questa volta di bronzo. La conquista Ilaria Bianchi che a 31 anni si conferma sul podio della specialità dopo gli argenti delle ultime due edizioni. La primatista italiana (2'04"20) - tesserata per Fiamme Azzurre ed NC Azzurra 91, allenata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - chiude in 2'05"43 (passaggio al secondo posto in 58"78) respingendo il ritorno della 32enne ungherese Zsuzsanna Jakabos, quarta in 2'05"67. “I 200 farfalla sono tostissimi; gli ultimi 25 metri avevo le braccia pesantissime, ma sono riuscita a resistere e a prendermi un bronzo che vuol dire tanto, considerando che sono circondata da atlete giovanissime. Essere ancora su un podio europeo è molto gratificante per tutta la mia carriera - racconta Bianchi - Da Glasgow sono passati due anni ed in mezzo sono successe tante cose. Ho ancora qualcosa da dare a questo sport e mi piace dimostrarlo così”.
Sesta Alessia Polieri, di Castel San Pietro Terme come la connazionale e già sul podio della specialità per l'argento a Eindhoven 2010 e i bronzi a a Chartres 2012 e Netanya 2015. La 27enne di Fiamme Gialle ed Imolanuoto - seguita da Cesare Casella e già quarta nei 400 misti - chiude in 2'07"95. Al primo posto si conferma la russa Svetlana Chimrova che in 2'05"52 precede la danese Helena Rosendahl Bach, seconda in 2'05"02. “Ho perso l’abitudine a gareggiare così tanto e con i turni così ravvicinati - ammette Alessia - Oggi ho pagato lo scotto della fatica di questi giorni; ma sono contenta di quanto sto facendo”.
BRONZO DI SQUADRA. Migliora il record italiano stabilito per l'argento a Glasgow e si prende il bronzo la staffetta 4x50 mista femminile. Silvia Scalia in 26"59, Arianna Castiglioni in 29"36, Elena Di Liddo in 24"97 e Silvia Di Pietro in 23"54 chiudono col primato di 1'44"46; si mettono alle spalle l'Olanda, quarta per 22 centesimi, non la Svezia che le sorprende per 14 centesimi dalla corsia 8 trascinata dall'ultima frazione di Sarah Sjoestroem da 22"94, un'unica atleta sotto i 23 secondi. Per il quartetto rosa è la medaglia della continuità e neanche tanto lontano dalla Russia, vincitrice in 1'44"19. "Siamo state bravissime tutte. Non era assolutamente scontata la medaglia - spiega Scalia, tesserata per Fiamme Gialle e CC Aniene e allenata da Matteo Giunta - Russia e Svezia non sono neanche troppo lontane". Gasata Di Liddo: "Un record italiano è sempre una grandissima cosa - spiega la pugliese, tesserata per Carabinieri e CC Aniene e allenata da Raffaele Girardi - Peccato perché forse poteva arrivare qualcosa in più, ma siamo soddisfattissime". Una medaglia che fa tornare il sorriso anche a Castiglioni dopo la delusione per la finale dei 100 rana: "Ci voleva proprio una gioia del genere - dichiara la lombarda, tesserata per Fiamme Nuoto e Team Insubrika - Mi trasmette una grande carica per i 50". Chiosa finale affidata a Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene): "Un altro podio europeo per me e per l'Italia. Siamo una bellissima squadra: molto unita e competitiva. Sono felice per tutte noi" conclude la romana seguita da Mirko Nozzolillo.
100 MISTI DI ESPERIENZA. Avrebbe dovuto migliorare il record italiano che detiene in 58"45 per ambire al podio e forse non sarebbe bastato. Costanza Cocconcelli termina al settimo posto la finale dei 100 misti in 59"10 probabilmente affaticata anche dalle semifinali nei 100 stile libero che ha concluso al nono posto, prima delle esclude. Il podio è lontano dalla 19enne di Bologna, tesserata per Fiamme Gialle ed NC Azzurra 91 ed allenata da Fabrizio Bastelli: lo compongono la polacca Alicja Tchorz, che vince in 57"82 con un centesimo di vantaggio sulla russa Maria Kameneva; terza la svedese Sarah Sjoestroem in 58"05. "Ho disputato tantissimi gare in questo periodo e la fatica mi sta presentando il conto. Oggi non è andata come volevo - spiega Cocconcelli - Non ho rimpianti, perché ho dato tutto".
SEMIFINALI
Quasi en plein per gli azzurri. Nei 200 misti passano Alberto Razzetti e Thomas Ceccon in modo diverso, ma entrambi trasmettendo la sensazione di poter puntare al podio. Il 21enne di Genova migliora ancora di 47 centesimi il personale fino all' 1'53"39 per il secondo tempo di ingresso in finale alle spalle del greco Andreas Vazaios, primo in 1'53"08. L'atleta tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato da Stefano Franceschi, è stato la sorpresa degli europei di Budapest in vasca lunga col bronzo nei 200 e l'argento nei 400 misti. Nuotata solida, in pieno controllo e senza strafare, quella del primatista italiano (1'53"26) Ceccon, che registra il sesto tempo in 1'54"73. Il 20enne di Schio - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, preparato da Alberto Burlina e d'argento con la 4x50 stile libero - è stato argento con la 4x50 stile libero e mira chiaramente al podio. Azzurri gasati e pronti a dare battaglia in finale: “Mi sto divertendo molto. Erano due anni che non facevo i 200 misti in una manifestazione di questo livello - spiega Ceccon - Domani sarà una bella battaglia e può succede veramente di tutto”. Gli fa eco Razzetti, sempre più convinto dei proprio mezzi: “Mi sono migliorato, ma credo di poter abbassare ancora questo tempo. Al mattino mi sono tenuto e poi in semifinale ho aumentato i giri".
Più difficile la scalata alle medaglie nei 100 stile libero per Silvia Di Pietro e nei 100 dorso per Lorenzo Mora e Matteo Rivolta. Nella gara regina la 28enne di Roma - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Mirko Nozzolillo - nuota il personale di 52"75 per il quinto tempo; eliminata Costanza Cocconcelli, nona, a nove centesimi dalla qualificazione malgrado il personale di 53"26. “Per me questa finale dei 100 ha un grande significato. In primis perché mi riscatta dalla finale di ieri dei 50, in cui sono entrata in acqua molto contratta e poi perché è un altro tassello che metto dopo un periodo non molto semplice nella mia carriera. La condizione non è finalizzata agli europei di Kazan, quindi tutto quello che viene lo prendo con fiducia”. Avanti a tutte la fuoriclasse svedese Sarah Sjoestroem in 52"21.
Nel dorso Mora si prende il quinto posto col personale di 50"12 e Rivolta il settimo in 50"62. Il 23enne carpigiano - tesserato per Fiamme Rosse ed Amici Nuoto VVFF Modena, preparato da Bastelli, già sesto nei 50 - sfrutta appieno le apnee; mentre il 30enne meneghino - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene e allenato da Marco Pedoja, nonché campione europeo a Copenaghen 2017 nei 100 farfalla - si gode questa inedita finale puntando a migliorare il personale di 50"29. In testa c'è il russo Kliment Kolesnikov, già vincitore dei 50, in 49"15. “Kolesnikov e Glinta sembrano inarrivabili onestamente. Poi per il terzo posto sarà una finale aperta, ma penso che serva scendere sotto i 50" per conquistare il bronzo - ammette il dorsista modenese - Sto cambiando qualcosa nella mia nuotato e sto acquisendo anche una buona velocità che fino a qualche tempo fa non avevo". Finalmente sorridente Rivolta: “Una bella soddisfazione dopo la delusione per i 100 farfalla. Sto prendendo sempre più dimestichezza con il dorso e i risultati stanno arrivando”.
Da vivere con speranze le finali dei 200 rana e 50 dorso femminili e 200 farfalla maschili con gli azzurri qualificati in prossimità dei primi posti. Nei 200 farfalla dominati dall'ungherese campione di sempre Kristof Milak in 1'51"33 Alberto Razzetti firma il quarto tempo in 1'52"18. Il 21enne di Genova - tesserato per Fiamme Oro e Genova Nuoto My Sport ed allenato da Stefano Franceschi - non è troppo lontano dal primato italiano di 1'51"15 che dovrà avvicinare per ambire alla medaglia. Eliminato Giacomo Carini (Fiamme Gialle / Can. Vittorino da Feltre), primo degli esclusi con 33 centesimi di ritardo dall'ottava posizione. "Sto molto bene e domani sarà una gran bella finale. Siamo tutti abbastanza vicini - spiega Razzo - Io ci sono". Meno soddisfatto Carini: "Mi è mancata un po' di brillantezza. Ma sono felice perché è da gennaio che mi sto ritrovando".
Quarto crono d'ingresso anche per Francesca Fangio in 2'20"09 nei 200 rana, seguita da Martina Carraro, regina dei 100, col settimo crono di 2'21"96. La 26enne di Livorno - tesserata per In Sport Rane Rosse - è a 12 centesimi dal personale; mentre la 27enne genovese, e primatista italiana (2'19"68), ha già ampiamente dimostrato di sapere come si approccia una finale che ancora possiamo considerare atipica per le sue caratteristiche malgrado il bronzo conquistato a Glasgow nel 2019. Dalla corsia 4 partirà la russa Evgeniia Chikunova. “Posso dire che esco dall’acqua non proprio contenta. Non mi sono sentita sciolta come al mattino e il tempo non è granché. Devo sfruttare il tempo che mi separa dalla finale per riflettere sui miei errori - racconta Fangio, allieva di Renzo Bonora - Il podio sarebbe un bellissimo sogno e mi garantirebbe la qualificazione ai mondiali”. Le fa eco Martina: “Non è proprio la mia distanza e non lo era neanche a Glasgow, dove sono entrata in finale sempre con un tempo alto; poi ho conquistato il bronzo e nuotato il record italiano. Chissà che non accada la stessa cosa”.
Quarto e quinto tempo nei 50 dorso rispettivamente per Elena Di Liddo, col personale di 26"25, e Silvia Scalia in 26"26. L'olandese Kira Toussaint timbra il migliore in 26"07 malgrado lo sforzo profuso in apertura di sessione per battere Margherita Panziera nei 200. Il record italiano di 26"22 della 26enne di Lecco - tesserata per Fiamme Gialle e CC Aniene e seguita da quest'anno da Matteo Giunta - è destinato a cadere e anche la la 28enne di Bisceglie - tesserata per Carabinieri e CC Aniene e preparata da Raffaele Girardi - sembra averne le potenzialità dopo aver abbassato il personale dal 26"39. La finale è aperta e i precedenti podi italiani sono legati ad Elena Gemo, bronzo nel 2008 e argento nel 2010. "Il record italiano non vuole proprio arrivare. Lo inseguo da tanto tempo e chissà che in finale non sia la volta buona" racconta la pugliese Di Liddo. "L'importante era entrare in finale e ce l'ho fatta. Domani serve una grande prestazione per salire sul podio - spiega la lombarda Scalia - Ce la metterò tutta".
Risultati delle semifinali e FINALI
200 dorso fem FINALE
RI 2'01"45 di Margherita Panziera del 6/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 2'01"26
2. Margheria Panziera 2'02"05
3. Lena Grabowski (Aut) 2'04"74
50 stile libero mas FINALE
RI 20"69 di Marco Orsi del 05/12/2014 a Doha
1. Szebasztian Szabo (Hun) 20"72
2. Lorenzo Zazzeri 20"84 pp (prec. pp 20"92 in batteria, prec. 21"32 del 13/12/2018 ad Hangzou)
3. Pawel Juraszek (Pol) 20"95
3. Vladimir Morozov (Rus) 20"95
8. Marco Orsi 21"32
200 farfalla fem FINALE
RI 2'04"20 di Ilaria Bianchi del 06/12/2019 a Glasgow
1. Svetlana Chimrova (Rus) 2'04"97
2. Helena Rosendahl Bach (Den) 2'05"02
3. Ilaria Bianchi 2'05"43
6. Alessia Polieri 2'07"95 (pp 2'04"37 del 04/12/2015 a Riccione)
200 misti mas
RI 1'53"26 di Thomas Ceccon del 01/12/2018 a Riccione
1. Andreas Vazaios (Gre) 1'53"08
2. Alberto Razzetti 1'53"39 pp (prec. pp 1'53"86 del 23/09/2021 a Napoli) qualificato alla finale
6. Thomas Ceccon 1'54"73
100 stile libero fem
RI 52"10 di Federica Pellegrini del 7/04/2019 a Riccione
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 52"21
5. Silvia Di Pietro 52"75 pp (prec. pp 52"86 del 25/04/2021 a Roma) qualificata alla finale
9. Costanza Cocconcelli 53"26 pp (prec. pp 53"56 in batteria, prec. 54"35 del 20/12/2020) eliminata
100 dorso mas
RI 49"68 di Simone Sabbioni del 15/12/2017 a Copenhagen
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 49"15
5. Lorenzo Mora 50"12 pp (prec. pp 50"33 del 25/09/2021 a Napoli) qualificato alla finale
7. Matteo Rivolta 50"62 (pp 50"29 del 26/09/2021 a Napoli) qualificato alla finale
100 misti fem FINALE
RI 58"45 di Costanza Cocconcelli del 26/09/2021 a Napoli
1. Alicja Tchorz (Pol) 57"82
2. Maria Kameneva (Rus) 57"83
3. Sarah Sjoestroem (Swe) 58"05
7. Costanza Cocconcelli 59"10
1500 stile libero mas FINALE
RM-RE-RI 14'08''06 di Gregorio Paltrinieri del 4/12/2015 a Netanya
1. Florian Wellbrock (Ger) 14'09"88
2. Gregorio Paltrinieri 14'13"07
3. Sven Schwarz (Ger) 14'26"24
7. Domenico Acerenza 14'38"85 (pp 14'32"56 in batteria, prec. 14'33"89 del 15/12/2018 ad Hangzhou)
200 rana fem
RI 2'19"68 di Martina Carraro del 08/12/2019 a Glasgow
1. Evgeniia Chikunova (Rus) 2'18"08
4. Francesca Fangio 2'20"09 (pp 2'19"97 dell' 8/12/2019 a Glasgow) qualificata alla finale
7. Martina Carraro 2'21"96 qualificata alla finale
200 farfalla mas
RI 1'51"15 di Alberto Razzetti del 10/09/2021 a Napoli
1. Kristof Milak (Hun) 1'51"33
4. Alberto Razzetti 1'52"18 qualificato alla finale
9. Giacomo Carini 1'53"97 (pp 1'53"92 del 6/12/2016 a Windsor) eliminato
50 dorso fem
RI 26"22 di Silvia Scalia del 7/12/2019 a Glasgow
1. Kira Toussaint (Ned) 26"07
4. Elena Di Liddo 26"25 pp (prec. pp 26"39 del 25/09/2021 a Napoli) qualificata alla finale
5. Silvia Scalia 26"26 qualificata alla finale
100 rana mas FINALE
prec. RI 56"15 di Fabio Scozzoli del 16/12/2017 a Copenhagen
1. Nicolò Martinenghi 55"63 RI (prec. pp 56"39 in batteria, prec. 56"46 del 10/11/2020 a Budapest)
2. Ilya Shymanovich (Blr) 55"77
3. Arno Kamminga (Ned) 55"79
5. Fabio Scozzoli 56"34
4x50 mista fem FINALE
prec. RI 1'44"92 di Silvia Scalia, Benedetta Pilato, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro dell' 8/12/2019 a Glasgow
1. Russia 1'44"19
2. Svezia 1'44"32
3. Italia 1'44"46 RI
con Silvia Scalia 26"59, Arianna Castiglioni 29"36, Elena Di Liddo 24"97, Silvia Di Pietro 23"54
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foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM - Inside. L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.